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È tornata alla grande la mitica rassegna teatrale "Comics": 14 e 15 gennaio da ZO Saverio Raimondo

12-01-2022 06:04

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus,

È tornata alla grande la mitica rassegna teatrale "Comics": 14 e 15 gennaio da ZO Saverio Raimondo

È ora di tornare a Teatro

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La notizia è una e la diamo subito a scanso di equivoci e per evitare che ci si stufi a seguire un ragionamento che proverò a fare dopo e che scrivo di getto senza sapere dove mi porterà:

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il 14 e 15 gennaio al Centro Culturale ZO di piazzale Asia alle 21 lo spettacolo di Saverio Raimondo, uno dei comici più originali ed acclamati del momento.

 

"Saverio Raimondo, il Satiro Parlante di Netflix, - si legge nella sinossi dello spettacolo - dopo essersi mostrato in pigiama su Rai4 e averci portato alla scoperta dei luoghi dimenticati durante la pandemia con i suoi documentari in stile Alberto Angela, torna dal vivo con un nuovo spettacolo di stand-up comedy covato durante i mesi di lockdown: somministrato su cavie umane nell'estate 2020 con ottimi risultati (95% di efficacia), nell'ultimo anno lo show è stato aggiornato per il richiamo con nuove battute. 

 

 

Con ironia militante, satira feroce e stile sincopato, in un'ora di show il comico parla a ruota libera di quarantene imbarazzanti, positività asintomatiche, ansie da pandemia, fritture miste, porno online, traslochi e soldi (pochi): perché in un momento di disagio collettivo, solo un vero disagiato ha qualcosa da dire. Un monologo divertente, con rari casi di trombosi fra gli spettatori. 
Spettacolo riservato a un pubblico adulto e consenziente dotato di senso dell'umorismo."

Quindi, di tutta evidenza, uno spettacolo da non perdere!

Sin qui l'evento, che in effetti non è stato il primo, c'è già stato Sergio Vespertino che ha fatto sold out e sarà poi seguito dagli altri spettacoli della stagione 2021/22, ma adesso quel "ragionamento" che minacciavo all'inizio: parlare di "Comics" e della sua storia, di quello che ha significato e significa, che "simboleggia" per una città così difficile come Catania.

 

Comics è una rassegna dedicata al teatro comico e satirico che è giunta alla sua XXVIII edizione: 28°, ventottesima. E già qua si entra nel campo dei miracoli per una città che macina e mastica tutto senza rispetto e senza pietà.

Un esempio di resilienza, resistenza, coraggio e capacità che ha pochi eguali.

A fondare l'associazione culturale "Ecco Godot" che anima la rassegna è stato Marco Vinci che all'epoca era poco più che un ragazzino e nel frattempo è diventato commercialista affermato e apprezzato oltre che direttore artistico di questo miracolo.

Con lui  Roberta Russo, che sempre nel frattempo è diventata anche sua moglie, e gli amici di sempre Marco Piso, Gaetano Bianca e Carmen La Porta.

 

Perché dedicare ad una rassegna teatrale il titolo principale, di apertura, di un giornale d'inchiesta ed opinione? Perchè è un miracolo, lo dicevamo prima, che esiste e resiste da quasi un trentennio offrendo alla città un esempio di come si possono fare cose davvero belle affidandosi esclusivamente ad una reputazione costruita con fatica e rigore, che consente agli organizzatori di riempire i teatri con abbonati che il più delle volte comprano in anticipo le stagioni a scatola chiusa, senza neanche sapere ancora chi saranno gli artisti ospiti: perché si fidano, sanno che ogni anno, e sono 28, "Comics" porterà il meglio del panorama artistico comico nazionale.

Lo ha sempre fatto, spesso anticipando di anni i tempi della moda, portando a Catania artisti agli albori di carriere che poi diventeranno strepitose: penso ad esempio ad Antonio Albanese portato quando ancora era uno sconosciuto cabarettista in un teatro di Picanello che adesso non esiste più, Teatro Sud credo si chiamasse.

O ancora Aldo, Giovanni e Giacomo, o Daniele Luttazzi...tanto per dire. 

Centinaia di artisti che hanno affidato a "Comics" un marchio di qualità che non ha mai tradito il suo pubblico e che ha fatto di ogni spettacolo un momento cult, in cui una certa Catania si incontra ridendo spesso amaro sulle disgrazie di una contemporaneità che merita risate per quanto è assurda e che magari proprio dalle risate trae qualche spunto di riflessione.

 

La foto di copertina è un post di Marco Vinci che pensava seriamente di dover aspettare che passasse la tragedia mondiale del covid per tornare ad animare i teatri cittadini con "Comics" ed invece "Comics", per fortuna, è stata più forte del pessimismo dei suoi organizzatori e non ha inteso aspettare: lo cavalca, il covid, senza sfidarlo che sarebbe inutile, ma sopportandolo e provando a conviverci come si deve perché chissà quando e se finirà, assicurando ai suoi ospiti artisti e spettatori il massimo della sicurezza ma ricordando che i teatri sono tra i posti più sicuri al mondo e che non si può continuare a rinunciare a vivere la vita.

Anche, e soprattutto, ridendo.

 

È ora di tornare a riempire i Teatri, perché è bello ed è importante sostenere un settore fondamentale per la crescita sociale e la tenuta morale di una comunità: andare a Teatro come frequentare mostre d'arte o concerti non è semplice passatempo, è militanza e testimonianza, è un atto di responsabilità verso quella Cultura che è l'unica opportunità di ripartenza verso una vita che meriti di essere vissuta con gusto e gioia.

 

Per questo "Comics" merita l'apertura di una testata che in genere si occupa d'altro: perché è forza e speranza, perché è voglia e capacità di vivere col gusto di farlo al meglio possibile con intelligenza e responsabilità.

 

Non so se ci sono ancora biglietti disponibili, ma fossi in chi legge proverei su Boxoffice on line o in via Giacomo Leopardi 95.

 

E magari si incontra qualche amico che non si vedeva da tempo: troppo tempo.

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